🕉️IL KALY YUGA È L'ERA DOVE IL MALE SI VESTE DI BENE 🕉️

🕉 La civiltà odierna deve tener conto di questo fattore per proseguire correttamente la sua evoluzione; perché nelle 'vesti del bene' oggi gli asura diventano educatori, politici, ed influencer di vario genere. Pertanto non bisogna credere alle apparenze, né tantomeno alle presunte evidenze.., gli obbiettivi da raggiungere sono le conoscenze. Con queste si sconfigge il male 🕉

Il Mio Grande Amore Parvati ॐ

ॐ Onore a Te, Divina Parvati Dolce Dea dell'Universo Sono in cammino verso di Te Dove sei?.. tra lo spazio temporale Sei n...

16 febbraio, 2009

Fidel Castro, Cuba, gli Stati Uniti



Salim Lamrani biografia: è ricercatore presso l'Università La Sorbona di Parigi ed è specializzato nello studio dei rapporti tra Cuba e Stati Uniti, dei diritti umani, della manipolazione dei media. Collabora con varie testate giornalistiche tra cui Alger Républicain, Réseau Voltaire, Rebelión, Latinoamerica e ZNet.


Con questo libro Salim Lamrani vuole rispondere a questo paradosso dando la parola a uno dei personaggi più interessanti della Revoluciòn: Ricardo Alarcón de Quesada, presidente del parlamento cubano, fine diplomatico, grande conoscitore degli Stati Uniti, grazie all'esperienza fatta come ambasciatore del suo Paese alle Nazioni Unite dal 1966 al 1978.


Con lui Lamrani affronta le questioni più delicate e controverse sollevate a proposito di Cuba: i rapporti con gli USA dagli anni Sessanta ad oggi, la guerra al terrorismo e le aggressioni politiche ed economiche del governo di Washington contro l' Havana, la pena di morte e i diritti umani, il dissenso, o le conquiste in materia di sanità, istruzione e ricerca scientifica, il problema del monopartitismo e delle garanzie democratiche. Situazioni e temi ch è possibile considerar, per una volta, da un diverso punto di vista.


Tra i Paesi latinoamericani Cuba primeggia sulla carta stampata, ma in modo problematico: i giornalisti occidentali, troppo attenti a non urtare i poteri forti, ripropongono logore immagini dell'isola costruite prevalentemente dalle amministrazioni statunitensi: l'ultima dittatura del continente americano; un Paese mantenuto, per oltre quarant'anni, nella povertà e nell'isolamento in nome di un'ideologia sconfitta dalla storia; una società priva delle libertà fondamentali; una pericolosa fabbrica di sovversione. Non stupisce quindi che la realtà di Cuba e le idee di chi la governa siano sconosciute alla maggior parte dei cittadini occidentali: contro il silenzio e la censura decretati dai media internazionali, la voce dei testimoni e dei giornalisti non assoggettati dal potere politico può ben poco.


Nel 2006 Lamrani pubblicò " Il terrorismo degli USA contro Cuba", edito dalla Sperling & Kupfer ( la stessa casa editrice tedesca con la quale ha pubblicato " Fidel Castro, Cuba, gli Stati Uniti") nella collana Continente desaparecido, l'opera é una raccolta di saggi di alcuni intellettuali nordamericani e non, sull'attività eversiva portata avanti negli anni da gruppi di cubano-americani della Florida contro l'Isola della Revoluciòn.

Il libro ha una testimonianza iniziale di Gabriel Garcia Marquez, protagonista su invito del governo cubano di una iniziativa per fermare questo terrorismo, che purtroppo non ebbe successo, e documenta la storia di cinque agenti dell'intelligence cubana infiltrati a metà degli anni novanta nella società nordamericana per cercare di smascherare queste attività terroristiche contro Cuba. I cinque agenti, reperite le prove delle azioni criminose dei terroristi, furono arrestati dall'Fbi nel settembre del 1998 e successivamente condannati a Miami per violazione delle leggi federali a una dura detenzione. Detenuti da sette anni in carcere, affrontano ora con speranza un nuovo processo dopo che l'estate scorsa la Corte d'Appello di Atlanta ha riconosciuto il pregiudizio che ha viziato l'intero processo e le omissioni commesse riguardo al diritto degli imputati e le valutazioni delle prove. Così, mentre si dichiara a gran voce di voler combattere il terrorismo, i veri terroristi sono liberi.

Dall'introduzione di Gianni Minà: 'la storia dei cinque agenti dell'intelligence cubana che hanno smascherato il terrorismo che viene dagli USA é scabrosa. Perfino il New York Times l'ha elusa per molto tempo, finchè, per farla conoscere, alcuni componenti di un comitato di solidarietà internazionale (...),hanno dovuto il 3 marzo 2004 comprare pagando 60.000 dollari, una pagina del giornale, un episodio che ribadisce la irreversibile crisi di credibilità di un giornalismo supponente e ipocrita, teso ormai a nascondere tutto quello che non conviene alla politica e all'economia degli Stati Uniti e di buona parte dell'Occidente'. Gli autori dei saggi sono docenti come Noam Chomsky, Howard Zinn ,Michael Parenti, Piero Gleijeses e diplomatici come William Blum, Wayne Smith, Saul Landau o l'avvocato Leonard Weinglass oltre al direttore de Le Monde Diplomatique Ignacio Ramonet; Ricardo Alarcòn, presidente del Parlamento cubano, Gianni Minà e Nodine Gordimer, premio Nobel per la Letteratura 1991. Una storia, il caso dei cinque, esemplare: ignorata dai grandi mezzi di informazione, rientra nella storia della guerra (non dichiarata ma combattuta sotto il profilo economico,politico,propagandistico), che i governi di Washington hanno portato avanti contro l'Isola da quando, nel 1959, ha vinto la rivoluzione di Fidel Castro, Che Guevara e Camillo Cienfuegos.




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