🕉️IL KALY YUGA È L'ERA DOVE IL MALE SI VESTE DI BENE 🕉️

🕉 La civiltà odierna deve tener conto di questo fattore per proseguire correttamente la sua evoluzione; perché nelle 'vesti del bene' oggi gli asura diventano educatori, politici, ed influencer di vario genere. Pertanto non bisogna credere alle apparenze, né tantomeno alle presunte evidenze.., gli obbiettivi da raggiungere sono le conoscenze. Con queste si sconfigge il male 🕉

Il Mio Grande Amore Parvati ॐ

ॐ Onore a Te, Divina Parvati Dolce Dea dell'Universo Sono in cammino verso di Te Dove sei?.. tra lo spazio temporale Sei n...

19 luglio, 2014

Un energia chiamata intelligenza

Dalla meditazione al pensiero distillato, dal libro di M. Teodorani: Bohm La Fisica dell'Infinito

Cosí David Bohm diceva in merito alla sua relazione con il pensatore indiano Jiddu Krishnamurti:

"La mia prima relazione con l'opera di Krishnamurti nacque nel 1959 quando lessi il suo libro:"Prima e Ultima Libertà". Ció che suscitò particolarmente il mio interesse fu la sua profonda intuizione in merito alla questione dell'osservatore e dell'osservato. Questa questione era stata da lungo tempo il fulcro del mio lavoro, come fisico teorico primariamente interessato al significato della teoria quantistica. É qui che io ho incontrato la massima scoperta di Krishnamurti. Ció che egli stava seriamente proponendo é che tutto questo disordine, che é alla radice di tanta diffusa tristezza e miseria, e che impedisce agli esseri umani di operare assieme in maniera corretta, ha le sue radici nel fatto che noi siamo ignoranti sulla natura generale dei nostri processi di pensiero. O, per metterla differentemente, si puó dire che noi non vediamo realmente quello che stà accadendo nel momento in cui noi siamo impegnati nell'attività di pensare. Attraverso una ferma attenzione e un'osservazione di questa attività di pensiero, Krishnamurti sente che ció che egli percepisce direttamente in quel pensiero é un processo materiale, che ha luogo all'interno dell'essere umano nel cervello e nel sistema nervoso come un tutto. Ordinariamente noi tendiamo ad essere coscenti principalmente nel contenuto di questo pensiero piuttosto che di come esso ha effettivamente luogo. Come puó emergere una tale consapevolezza? Krishnamurti propone che questo richiede ció che chiamiamo meditazione.. Krishnamurti ha osservato che il vero atto della meditazione, in sé stesso, porta ordine all'attività del pensiero senza l'intervento della volontà, della scelta, della decisione, o di ogni altra azione del pensatore. Non appena questo ordine si fà strada, il rumore e il caos che sono il normale sottofondo dlla nostra coscenza, svaniscono e la mente diventa generalmene silenziosa...Il pensiero ( logico ) nella sua piú prosaica accezzione del termine emerge solo quando esso è richiesto per qualche valido e genuno proposito, e poi esso si ferma, fino a che non viene di nuovo richiesto... La percezione di se particolari pensieri siano rilevanti o meno, richiede l'azione di un energia che non é meccanica, un'energia che noi chiameremo intelligenza".

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