Referendum nucleare, Italiani in UK andate a votare..please

Referendum 12-13 Giugno 2011, è giunta l'ora di agire, la Cassazione censura l’arroganza del governo e riconsegna nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare e del proprio futuro, dunque vota SI per dire NO al nucleare in Italia. I quesiti referendari riguardano:

1. referendum popolare n. 1 – Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza            economica. Abrogazione;
2. referendum popolare n. 2– Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma;
3. referendum popolare n. 3 – Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme;
4. referendum popolare n. 4 – Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.

Se vi trovate all'estero anche solo temporaneamente, è un vostro diritto ed aggiungerei dovere partecipare al referendum, nel caso in cui siete già iscritti presso il Consolato Italiano all' AIRE (esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all´ estero), dovreste aver ricevuto il plico per la votazione entro il 29 maggio 2011, in caso contrario vi invito a contattare il Consolato o a recarvici direttamente per verificare la vostra posizione... 

elettorale, la richiesta può essere presentata di persona recandosi presso il Consolato Generale dalle ore 9.00 alle ore 17.00 dei giorni di apertura, oppure inviando una mail a referendum2011.londra@esteri.it o ancora un fax al numero 020-78389711. Il voto per i referendum dei cittadini residenti ed iscritti all’AIRE nel Regno Unito si esprime esclusivamente per corrispondenza.

Sono già state spese molte parole in merito alla scelta del nucleare oppure no, quindi sarebbe probabilmente inutile dilungarsi ancora, tuttavia è importante ricordare che tale "tecnologia" produce solamente il 5%, o poco più, del fabbisogno mondiale, quindi la riflessione da fare sarà rivolta ai rischi che corriamo,  preso atto delle "controindicazioni"!,  
 Pronuncia della Corte di Cassazione in merito al referendum n.3 sull’energia nucleare (01.06.2011)