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14 settembre, 2016

L'aneddoto di Teodora (Imperatrice) che ha eclissato la legge del karma e falsato la figura di Gesù - Storia Segreta -

Teodora (in greco: Θεοδώρα - Costantinopoli, 497 – Costantinopoli, 28 giugno 548) è stata un'imperatrice bizantina. Teodora era una concubina che insieme ad altre 600 concubine, 'frequentavano' la classe politica (ieri come oggi;). Quando venne a sapere che il suo 'fidanzato' sarebbe diventato Imperatore, si preoccupò della figura che avrebbe fatto davanti al popolo in riferimento al suo passato. Ci sono due storie a riguardo; una asserisce che le 600 concubine vennero deportate, l'altra, che vennero uccise. Sta di fatto, comunque, che le 600 concubine spariroro. In seguito Teodora, convenendo con un filosofo di corte, il quale le parlava della legge del karma, si preoccupò e cercò di sfuggirne. Come?, escogitò un aneddoto per far ricadere le colpe (e quindi le conseguenze karmiche, secondo lei), di tutti coloro che commettono atti maligni, come aveva fatto lei, su Gesù: il figlio di Dio che si sacrifica per il popolo. Che è poi la storia ufficiale in eco tutt'oggi.
Questo fu il simbolico utilizzo della 'crocifissione di Gesù' (il quale di fatto, non morì sulla croce), ma fu l'inizio di una spirale d'ignoranza che proseguirà per i successivi anni fino ai nostri tempi. Ovviamente non funziona così la legge del karma, e di certo, non si scappa da questa legge universale.. aneddoti o non aneddoti. Tuttavia, milioni e milioni di menti, sono state ingannate da un concubina: Teodora l'Imperatrice. La legge del karma, la puoi omettere dalle menti della gente ma no.. non si può fuggire, questo è certo.. E' il modo in cui Dio ti chiede\obbliga ad essere buono. Infatti la 'cura', anche in questo caso, si chiama AMORE. Conoscere il proprio karma, significa avere la possibiltà di correggerlo. Se in una precedente esperienza di vita si sono commessi degli errori, ecco che si ha la possibilità di recuperare nella presente. Queste sono le regole del gioco. La letteratura Bizantina attribuisce all'Imperatore Giustiniano I ed alla sua 'umile' consorte Teodora, per la loro pessima condotta, anche la peste, i terremoti e le inondazioni che afflissero l'Impero sotto il loro regno. Teodora morì a causa di una forma di cancro, in quello che sarebbe uno dei primi casi documentati, nel 548. E la legge del karma non si limita a colpire un'incarnazione, un'esperienza di vita, ma ti segue per sempre finché, a suon d'amore, si sistemano le cose seminate in passato. In latino si dice che: 'qui saturn vento, sublatum tempestas', ossia: chi semina vento raccoglie tempesta, che è un analogia di: 'occhio per occhio, dente per dente'. Ma quante citazioni con natura 'karmica' si trovano nelle letterature di tutto il mondo, tuttavia spesso, la conoscenza non si trova nei loro cervelli, almeno non nella maggioranza altrimenti vivremo già in un mondo meraviglioso. Perchè in Occidente viene ancora negata la conoscenza di tale scienza ne non per fini di controllo delle masse e del pianeta stesso? ciò non porta a pensare ai progetti 'silenziosi' e distesi nel tempo dei banchieri internazionali ebrei, o Gesuiti (si veda NWO) ormai padroni anche della Chiesa romana? progetti già andati in fumo poichè 'troppe' sono le persone nel globo che hanno raggiunto la verità ma..., e se si trattasse semplicemente di razzismo sessuale? di un sesso che voleva prevalere sull'altro, quello maschile..? Non cade solo a pennello questa accezione, bensì è coerente con ciò che la maggior parte delle persone colte hanno appreso nei loro percorsi di studio. In ultima analisi chi è che comanda a casa? non è la donna? https://it.wikipedia.org/wiki/Teodora_(imperatrice) https://it.wikipedia.org/wiki/Giustiniano_I#Relazioni_con_Roma La Storia Segreta La Storia segreta (Ἀνέκδοτα) è un'opera storica dello storico bizantino del VI secolo Procopio di Cesarea, scritta nel 550 ma pubblicata postuma. Contenuti: Nella prefazione l'autore afferma di aver scritto quest'opera in modo che le iniquità di Giustiniano non venissero dimenticate dalle generazioni future; lo scopo dell'opera è dunque esporre tutte le iniquità dell'Imperatore che l'autore dovette tacere nella Storia delle guerre per paura di essere ucciso da sicari. Procopio accusa Giustiniano e Teodora di aver rovinato deliberatamente l'Impero romano, facendo di tutto per opprimere e impoverire i sudditi: con l'aumento delle tasse, con l'aumento della corruzione, con innovazioni che portarono solo rovina, garantendo l'immunità alla fazione degli Azzurri, con le guerre di conquista che causarono la morte di milioni di persone, con la confisca di beni ai senatori ecc. Procopio afferma addirittura che Giustiniano non sarebbe un essere umano ma il principe dei demoni incarnatosi in un imperatore per rovinare l'Impero; e narra pure delle dicerie che confermerebbero la sua tesi (tipo che Giustiniano sarebbe stato visto girare di notte per il palazzo senza testa oppure che un tale disse di aver visto seduto sul trono non Giustiniano ma il principe dei demoni, oppure Teodora sognò che si sarebbe sposata con il principe dei demoni). Questo servì a Procopio per attribuire a Giustiniano anche la peste, i terremoti e le inondazioni che afflissero l'Impero sotto il suo regno. L'opera si conclude così: « Sono state avanzate varie ipotesi su che fine abbiano fatto le ricchezze dei Romani. Alcuni sostengono che sono finite nelle mani dei barbari, altri ritengono che l'Imperatore le tenga custodite in molte stanze del tesoro. Quando Giustiniano morirà, sempre che sia umano, o quando rinuncerà alla sua esistenza incarnata nel caso sia il principe dei demoni, i superstiti scopriranno la verità. » (Storia Segreta, 30) Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_segreta karma (dal sanscrito: “atto”, “azione”, “compito”, “obbligo”) Il karma non è un modo asiatico per definire il principio di causa ed effetto, bensì una forza prodotta dalla volizione che sfrutta tale principio per palesarsi. Il karma ha a che fare con l'evoluzione dell'essere umano. La dottrina del karma non è tuttavia materia ad uso e consumo prettamente orientale, di questa legge universale e della sua potenza, si sono interessate diverse filosofie occidentali e personaggi di rilievo come Edgar Cayce, per esempio, ma anche dei 'gentili' come Carl Gustav Jung. L'inconscio collettivo, secondoJung, rappresenta un contenitore psichico universale, vale a dire quella parte dell'inconscio umano che è comune a quello di tutti gli altri esseri umani. "Ognuno, a seconda dell'ambiente in cui vive, ha un tipo di religione. Il tipo di religione professata da ogni essere umano dipende da questa ragione" Bhagavad Gita, XVII,3 "Each Nation, each people have builded-by the very spirit of the people themselves- a purposeful position in the skein, the affairs, not only of the earth, but of the universe!" Edgar Cayce In conclusione.. Il pensiero, l'intenzione del singolo individuo si inserisce o si perde, nel contesto del senso comune che prevale nell'ambiente in cui è inserito; e questo 'senso comune' ha una risonanza nell'universo. Questo tipo di 'karma collettivo', segna l'identità di una città, di una nazione. 
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1 commento:

  1. l’universo fenomenico si regge sulla legge di causa-effetto, la quale agisce non solo sugli oggetti fisici ma anche sui fenomeni più impercettibili del mondo psichico. Secondo questa legge infatti, definita legge del karma, ad ogni azione, positiva o negativa, segue una reazione dello stesso segno che l’autore attira su di sé di vita in vita. Dunque la legge del karma o della indefettibile remunerazione delle azioni, dirige l’essere spirituale, ontologicamente immortale, nella sua trasmigrazione di corpo in corpo, determinando le condizioni della rinascita, della forma mentis e della vita futura.

    Derivato dalla radice kri-, “fare”, il termine karma significa letteralmente “atto, azione” ed indica la dottrina per cui ogni atto genera effetti che provocano la necessità di rinascere più volte: il ciclo delle nascite e morti ripetute è chiamato samsara, letteralmente “passaggio, trasmigrazione” cioè “giro, ciclo delle rinascite”.

    “Come l’anima incarnata passa, in questo corpo, dall’infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, così l’anima passa in un altro corpo all’istante della morte. La persona saggia non è turbata da questo cambiamento” (Bhagavad-gita II, 13)

    I testi della sapienza indovedica spiegano che la morte non è un’interruzione o addirittura una cessazione della vita, ma semplicemente una delle innumerevoli tappe nel viaggio della vita, un viaggio infinito ed affascinante.

    La trasmigrazione si rivela necessaria perché l’uomo può essersi talmente identificato e racchiuso nei suoi schemi, nelle sue convinzioni nei suoi condizionamenti, da rendere indispensabili esperienze psicofisiche nuove, che rinvigoriscano la tensione evolutiva.

    Nel contesto filosofico e psicologico il termine karma include anche il concetto di reazione, che si innesca in risposta all’azione precedentemente compiuta dal soggetto.

    La dinamica dell’azione nasce da forze situate nella sfera inconscia a cui l’io non ha generalmente accesso: in sanscrito tale zona della mente profonda è chiamata karmashaya.

    Perfetti conoscitori della mente umana, gli antichi saggi vedici sapevano vedere le conseguenze dell’azione, nell’azione stessa e ancora prima nella motivazione che la genera.
    http://www.orientespirituale.it/induismo/leggi-universali/il-karma.html

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"L'idea della divinità, è l'idea di tutte le idee" - F. Schlegel