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09 maggio, 2009

Siamo un paese semi-libero secondo FreedomHouse e Reporter sens frontière (Rsf)

Carlo Vulpio è un giornalista del Corriere della Sera attualmente in aspettativa. Si occupava delle inchieste relative al caso Why Not. A De Magistris hanno avocato le indagini. A Vulpio hanno avocato le cronache. Non c'è persona migliore con la quale chiaccherare di giornali, libera informazione, blog e bloggers, l'intervista dura circa 30 minuti, è divisa in 3 video, ma vale la pena ascoltarla... Blogger e giornalisti from Claudio Messora


Freedom House è stata fondata da Ann Eleanor Roosvelt - first lady statunitense dal 1933 al 1937, è un' organizzazione autonoma con sede negli Stati Uniti, che si pone come obiettivo la promozione della libertà nel mondo. Nel rapporto 2009, il nostro Paese viene declassato da Paese 'libero' (free) a 'parzialmente libero' (partly free), unico caso nell'Europa Occidentale insieme alla Turchia.

Ma non è l'unica... :-)

Secondo l'ultima classifica mondiale di Reporter sens frontière (Rsf) sulla libertà di stampa, l'Italia si colloca al 44° posto (in discesa, era al 40° posto), superata da paesi latinoamericani come Ecuador, Uruguay, Paraguay, Cile ed El Salvador, oltre che da Stati africani come Benin, Sudafrica e Namibia.

Transparency International, nel 2007 ha classificato l'Italia al 41° posto su 180 paesi presi in esame, sulla corruzione, tra i peggiori!!!

Mussolini creò nel 1925 l’albo professionale dei giornalisti, unico al mondo, un albo nel quale si dovevano iscrivere i giornalisti. L’albo era controllato dal Governo e messo sotto la tutela del ministro della GiustiziaNel 1963 l’albo divenne con una nuova legge ordine professionale dei giornalisti con regole, pensione, organismi di controllo, requisiti di ammissione. Una corporazionecon dei saldi principi. Infatti nella legge 69/1963 è scritto che: è diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d'informazione e di critica, mentre è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede. Einaudi scrisse: “L’albo obbligatorio è immorale, perché tende a porre un limite a quel che limiti non ha e non deve avere, alla libera espressione del pensiero. Ammettere il principio dell’albo obbligatorio sarebbe un risuscitare i peggiori istituti delle caste e delle corporazioni chiuse, prone ai voleri dei tiranni e nemiche acerrime dei giovani, dei ribelli, dei non-conformisti!

La legge Gasparri 2004 sulla radiodiffusione ha introdotto una serie di riforme, tra cui i preparativi per il passaggio dalla radiodiffusione analogica a quella digitale. Tuttavia, la legge è stata fortemente criticata per le disposizioni che serviva gli interessi di Berlusconi e gli ha consentito di mantenere il suo controllo del mercato privato dei media. L'Europa ci multa tutt'oggi per questa legge!!!

I partiti pagano (indirettamente) i giornalisti della RAI. Tra Cicchitto, parlamentare, eRiotta, direttore del Tg1, non c'è differenza, sono due impiegati di Berlusconi.

Cari giornalisti, i cittadini pagano sempre, anche quelli che non vi leggono o non vi guardano in televisione, ma l'informazione è decisa dai vostri padroni.!!

Il cittadino che si informa su YouTube dello scarico di sostanze nocive nella Dora è un GIORNALISTA. I ragazzi che filmano i consigli comunali sono GIORNALISTI e per questo vengono querelati. I cittadini di Napoli che documentano on line le menzogne sulla spazzatura di Napoli sono GIORNALISTI.

Non hanno editori che li pagano. Non sono "gruppi di interessi". L'informazione è nelle loro mani, la verità non ha prezzo, mentre la menzogna costa sempre più cara.

L’informazione è libera e l’ordine dei giornalisti limita la libertà di informazione. Chiunque deve poter scrivere senza vincoli se non quelli previsti dalla legge

Personalmente...ho trovato i miei canali di informazione, scrivo e pubblico sul mio Blog ...e questo mi fa sentire libero....e a volte più giornalista di tanti!!! colgo l'occasione per ringraziare i miei lettori per le mail sempre più carine che mi scrivono.

Concludo con una frase di Frankln Delano Roosevelt:

"La vera libertà non può esistere senza sicurezza economica; la gente senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature"

Meditate...meditate.

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