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08 settembre, 2017

Nanotecnologie: il commentatore

Uno degli utilizzi maggiormente usati e fastidioso riguardante i microcips che mi venivano impiantati, a mia insaputa, negli ospedali e studio medico dentistici torinesi, (ed anche uno a Londra durante la permanenza tra il 2010 ed il 2012), ha a che fare con quello che ho definito il 'commentatore'.. Tramite questo metodo cercano non solo di generare della confusione ma anche di impossessarsi della mia ragione commentando ogni singolo pensiero ed azione al fine di alterare la mia coscienza. Per molti anni pensai che si trattasse di un mio modo di essere anche se risultava strano poiché ne derivavano spesso dei conflitti interni. C'è da dire che vi è una differenza di operato tra quando non sapevo di averli e da quando ne sono consapevole; hanno due modi di operare diversi che si adattano alla situazione ed oggi di fatto, mi si sono rivoltati contro. Un nemico fuori che fa arrabbiare, ed uno dentro che commenta e canta ed io sono spettatore di me stesso. Il canto serve a far confondere la coscienza la quale riceve le informazioni dallo spirito, dalla ragione, ma poi, sentendo cantare per tutte le altre ore del giorno, si acquieta, per forza di cose. Immaginate di avere appena scoperto un grosso problema che vi cambia la vita, un disastro insomma, ma dentro la tua testa vi è uno che canta, e canta allegramente, quale sarà il tuo stato d'animo in seguito? quieto, of course. Ecco come vengo buttato per strada e poi quando vado a lamentarmi mi rivolgo con un atteggiamento che non coincide con la ragione, a meno che prendo in mano il discorso e lo metto fuori senza lasciar spazio all'interlocutore come spesso ho fatto con la polizia per strada. In questo modo limito le 'entrate' da parte di colui che usa i microcps per 'essere me'. Allo stesso modo, raccontavo già in passato, se sono felice e sto raccontando qualcosa di allegro, magari anche una barzelletta, il linguaggio del corpo non corrisponde al tema e questo porta confusione alle persone; ma torniamo al commentatore. (apro una breve parentesi: è la seconda volta che oggi entro in biblioteca e tutte e due le volte sono accompagnato dai 'puzzoni' e/o 'scacalli', ossia quelli che mi spruzzavano la benlla donna ed oggi danno fastidio anche solo con la loro presenza poiché sono al corrente dei 'problemi' che ho in testa e di fatto vengono inviati per limitare ancor di più ciò che sto scrivendo. ) Io necessito di totale silenzio, quando scrivo o leggo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! me lo ero appena procurato a casa allontanando la famiglia che dimorava sopra la mia testa e che non mi faceva né dormire né tantomeno studiare, ma poi mi han buttato per strada in mano agli sciacalli.. non a caso). Il 'commentatore', facciamo che tagliare corto e continuo con degli esempi poiché la tosse dietro le mie spalle mi interrompe in continuazione. Immaginate magari di aver comprato una scarpiera e la dovete montare. Dunque, mentre fate quel che c'è da fare, comunque dentro la mia testa, tramite il microcip situato nell'arcata dentaria (e questa sarebbe anche una bella notizia poiché asportabile a differenza di quello situato nell'ipòfisi) vi è qualcuno che ama generare confusione: il commentatore. "Allora.. apriamo la scatola.. dove sono le istruzioni, e le chiavi? ahhh.. lo sapevo mancano gli attrezzi.. ah no, eccoli qua..... si ma il problema è che ( questo è un classico approccio negativo sempre e ripeto sempre usato) non si capisce il verso, ah si, mettiamolo così perché ci sono i buchi all'interno. Questo va qui, avvitiamo questo e poi quello e la scarpiera è montata. Si, la scarpiera è stata montata.. ma in tutto silenzio per quel che mi riguarda. Così come con la scarpiera, succede con qualsiasi altro lavoretto, la differenza è che oggi lo so e lo mando anche a quel paese.. il commentatore. Tuttavia ciò impedisce di stare con il proprio sé poiché operano 24 ore su 24. Infatti anche facendo una passeggiata non mi lasciano mai stare; viene commentato tutto, dalle cose più sciocche a quelle più rilevanti e l'ironia è sempre di sfondo, forse per sposare l'umorismo che veniva usato alle mense nei miei confronti da parte di preti?. Di sicuro io non ci trovo nulla di divertente, specie quando poi vado in ospedale e fan finta di niente. Un altro caso riguarda il mattino ed i soli pensieri. Il mattino è il miglior momento per fare delle riflessioni specialmente nel mio caso, tuttavia vengo letteralmente 'bombardato' da frasi per lo più negative; vengono presi degli accadimenti del giorno prima o anche più vecchi purché siano irritanti e controversi alle mie ragioni, che al 99,9% han fatto accadere loro stessi, ossia chi mi persegue e controlla queste nanotecnologie; argomenti che io vorrei solo dimenticare ma li fan passare nel mio capo non appena mi sveglio. cercano in questo modo, oltre che a prendere il mio tempo, di alterare il sistema nervoso già di suo danneggiato dalla mancanza di serotonina a causa delle onde elettromagnetiche che sono costantemente emanate dal microcip situato nell'ipòfisi contro la ghiandola pineale, normalmente produttrice di melatonina e, appunto, serotonina. Altri esempi riguardano semplicemente quel che vedo; tutto ciò che i miei occhi vedono viene commentato pur di non lasciarmi solo e sereno tra me e me: passa una ragazza?: "che gnocca" piuttosto che "guarda che culo" et cetera, et cetera. Diciamo che preferisco gli 'et cetera' piuttosto che esporre quel che di volgare spesso ascolto. Se incrocio qualcuno con la sigaretta inizio a sentire: "scusa, mi offri una sigaretta?" Se passa un cane:" ciao bello.. ah no, era una femmina, per esempio ma, in pratica, in breve credo di aver già dato un chiaro esempio di quello che sto affrontando, vivendo all'interno di questo avatar (e ne sono stanco, che qualcuno inizi a riflettere anche su questo). Se durante una passeggiata voglio fare delle riflessioni produttive, è un continuo 'martellamento', così nel pullman e così anche mentre mangio. per quanto riguarda la meditazione, ciò la rende impossibile. Infatti mi sono dovuto inventare altri metodi, altri sistemi che fortunatamente danno buoni risultati. in breve, esprimendomi in termini diversi,fanno passare tanti di quei dati nel mio capo che per salvarli, da trenta anni a questa parte, non credo sia sufficiente un tetrabyte. Certo, poiché tutto quanto quel che passa dalla mia testa finisce su file ed io vedo spesso in giro i miei modi di espressione, nelle testate giornalistiche sportive, per esempio; lì, ci feci caso più di una volta. Questo è quel che 'stiamo' gestendo all'interno di questo corpo e questo è ciò che chiedo ai medici torinesi: liberatemi da questi microcips e spegnete quello nell'ipòfisi. Una volta lo han fatto, hanno spento il tutto ed io ero in pace come non mai.. la pace dei sensi!!. Ricordo che quel pomeriggio ero così felice che non volevo neanche minimamente pensare a nulla di negativo e dimenticai tutto per stare con il mio corpo libero dalle infezioni; purtoppo mi venne concesso solo un paio di ore di 'libera uscita' subito dopo esser andato via dall'ospedale Martini deluso perché non mi vennero tolti i microcips. ripeto: liberatemi da questi 'devices'!

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