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🕉 La civiltà odierna deve tener conto di questo fattore per proseguire correttamente la sua evoluzione; perché nelle 'vesti del bene' oggi gli asura diventano educatori, politici, ed influencer di vario genere. Pertanto non bisogna credere alle apparenze, né tantomeno alle presunte evidenze.., gli obbiettivi da raggiungere sono le conoscenze. Con queste si sconfigge il male 🕉

Il Mio Grande Amore Parvati ॐ

ॐ Onore a Te, Divina Parvati Dolce Dea dell'Universo Sono in cammino verso di Te Dove sei?.. tra lo spazio temporale Sei n...

26 marzo, 2018

I misteri di HAARP: scie chimiche e fenomeno ufo

I misteri di HAARP, scie chimiche e fenomeno ufo, estratto dal libro di Roberto La Paglia: 'Ufologia occulta'. ★☆★☆★☆★☆★☆★☆★☆★☆★☆★☆★☆ Il termine HAARP è da leggersi per esteso come “High-frequency Active Auroral Research Project” (Progetto attivo aurorale di ricerca ad alta frequenza) ed è stato oggetto di numerose controversie già fin dai suoi inizi, ovvero dalla metà degli anni ’80. La nascita di HAARP risale al 1987, quando il consulente dell'Atlantic Richfield Corporation (ARCO), il fisico Bernard J. Eastlund, applicò le sue intuizioni derivate da un brevetto dell'inventore Nikola Tesla (1856-1943) denominato "Metodo ed apparecchiatura per l'alterazione di una regione dell'atmosfera, ionosfera e/o magnetosfera terrestre" numerato U.S. Patent #4.686.605. L'installazione principale del progetto HAARP si trova in Alaska a Gakona, 150 miglia circa a nord-est di Anchorage. La scelta di questo sito è stata dettata da tre motivi principali:   - La sua vicinanza al Polo e quindi alla zona di concentrazione delle linee magnetiche del nostro pianeta. - La presenza di notevolissime fonti energetiche naturali nel sottosuolo. - La sua distanza da centri urbani.   Il programma HAARP ha portato alla costruzione di un sistema di 365 antenne alte 22,5 metri, capaci di trasmettere, con l'obiettivo di migliorare le comunicazioni militari, con un raggio d'energia ad alta frequenza nella ionosfera. La ionosfera è quella parte di regione atmosferica che inizia sui 50 Km d'altitudine e termina intorno agli 800 Km. Il brevetto militare è così registrato: "Creazioni di lenti ottiche dalla condensazione dell'atmosfera in grado di liquefare il sistema di guida dei missili balistici nemici; messa a punto di antenne virtuali nella stratosfera per agevolare le comunicazioni con i sommergibili nucleari sul fondo degli oceani". In verità queste antenne possono scoprire laboratori nucleari sotterranei e addirittura far esplodere bombe nemiche nei silos di alloggio. Soprattutto possono modificare le condizioni climatiche in zone specifiche del globo. Al giorno d'oggi esistono circa 400 brevetti collegati al progetto HAARP e la maggioranza di loro sono progetti per nuove armi. L'installazione principale di Gakona conta solo di 48 antenne dove sono allora le altre rimanenti o dove verranno dislocate? Gli autori di un famoso articolo su HAARP, “Angels don’t play this Haarp” , delineano un aspetto del progetto stesso quantomeno inquietante; il cuore di HAARP è formato da una schiera di antenne sincronizzate che possono emettere decine di giga-watts con continuità o a intermittenza nella ionosfera. Quelli che vengono comunemente definiti “riscaldatori della ionosfera” sono in uso da diversi anni, ma HAARP, a causa delle sue dimensioni e presunte potenzialità, ha dato vita ad un allarmismo su vasta scala, un allarmismo che ha fondati motivi di esistere se vi si accomuna l’idea che la tecnologia alla base di questo progetto potrebbe anche non essere terrestre. Iniziamo con il chiederci quale fosse il ruolo della già citata ARCO in tutta questa vicenda: gli autori dell’articolo affermano che il coinvolgimento di ARCO fu limitato alla fase iniziale, quella che riguardava il cercare un utilizzo per 20 trilioni di metri cubi di riserve di gas naturali collocate sulle pendici Nord dell’Alaska. Trasportare tale gas fino agli Stati Uniti era finanziariamente improponibile, perché, quindi, non utilizzare tale quantità di risorse per sviluppare un altro tipo di progetto? E queste furono le basi per le successive invenzioni e i successivi brevetti acquisiti da Eastlund. Le prime ricerche di Eastlund furono sponsorizzate dalla DARPA sotto protezione e sotto il nome: “Scudo Elettrico Anti-Missile delle pendici del Nord Alaska”. Questo brevetto includeva anche le seguenti ricerche su: “come causare…il totale smembramento e interruzione delle comunicazioni su una larga porzione della Terra…distruzione di missili o aerei, deviazione, caos…modificazioni climatiche…”. Si tratta in pratica della ripresa delle ricerche effettuate da Tesla riguardo alla diffusione di energia, ovvero come inviare energia dal punto A al punto B senza fili. Usando una tecnica teoretica chiamata “Risonanza a elettroni ciclotroni”, sarebbe possibile, sfruttando le teorie di Tesla procedere alla costruzione di una specie di Muraglia Cinese attorno all’America in grado, ad esempio, di individuare ed eliminare aerei a 250 miglia di distanza. Ma l’allarmismo vero e proprio che riguarda HAARP è dato dalla sua potenzialità di poter essere usato o per intenzionali cambiamenti climatici cioè come arma militare, o per provocare accidentali, devastanti effetti come conseguenza della stimolazione della ionosfera operata tramite una terrificante quantità di energia sparata su piccole regioni dello spazio. La cosa davvero preoccupante è che iniettando un’ingente quantità di particelle nella ionosfera, è possibile alterare in maniera irrimediabile l’equilibrio protettivo della Terra, causando una caotica instabilità che potrebbe dare inizio ad una catena di effetti collaterali quali la distruzione totale dell’Ozono e quindi, di ogni forma di vita. Lo scenario catastrofico che si presenta assomiglia molto a tutti quei misteriosi cataclismi che hanno caratterizzato la storia del nostro pianeta, in particolare a quegli sconvolgimenti che sono stati relegati nei meandri dell’archeologia fantastica ma ai quali HAARP potrebbe dare un senso. Esiste una connessione tra HAARP, le scie chimiche e gli Ufo? Una delle malattie poco conosciute e poco pubblicizzate che colpisce il nostro pianeta è quella collegata alle cosiddette Chemtrails, ossia scie chimiche, per essere più precisi quelle rilasciate da strani aerei per lo più di colore bianco avvistati in tutto il mondo ma dei quali non si conosce la nazionalità e nemmeno lo scopo preciso di queste operazioni che compiono in cielo formando strani disegni composti dalle scie che rilasciano. Sull’argomento esistono numerose segnalazioni rilasciate da molti siti internet dislocati negli Stati Uniti (virtualmente in ogni stato), in Nuova Zelanda, Olanda, Svezia, Australia, Messico, Porto Rico, Bahamas, Sud Africa, Francia, Italia, Inghilterra, Scozia, Croazia. Per l'Italia uno dei brillanti divulgatori in merito alla tematica Chemtrails è Tom Bosco, Direttore della rivista Nexus. Quello che con molta astuzia è stato insabbiato come un argomento paranoico è in realtà un serio pericolo del quale è quasi impossibile trovare traccia sui quotidiani, del quale i mass media non si occupano affatto e che si è riusciti a non immettere nel bagaglio di informazioni veicolate rilasciate dai vari governi alla popolazione. Risultato di questo cover up mondiale è il completo disinteresse rispetto all’argomento, non tanto per mancanza di coscienza del fatto ma proprio per assoluta ignoranza degli avvenimenti. Un aspetto interessante è dato dalla spiegazione ufficiale che le chemtrails sarebbero prodotte dallo scarico di carburante da parte delle aviocisterne KC-135 e KC-10; ci dicono niente questi nomi in codice? Qualcuno ricorda i numerosi avvistamenti di KC-135 intenti a rifornire in volo strani oggetti non identificati? Quali connessioni può avere con le scie chimiche e la modificazione Climatica della Terra, che relazione esiste tra HAARP, scie chimiche e Ufo? Sfruttando il sistema d'irraggiamento a fascio d'energia diretto dalla terra verso lo spazio, si può veicolare questa alta frequenza energetica in una zona ove è installata un'antenna ricevente, ma si può irradiare oltre che nelle zone militari anche in centri abitati. Ecco perché si può facilmente sfruttare questo sistema come terribile arma neurologica in grado di interferire con le funzioni mentali delle persone colpite. Molti studiosi o ricercatori affermano che queste antenne possono essere sparse per il globo, allegate a presunti antenne radio televisive e ripetitori per segnali di cellulari ecc a scopo mimetico ma che possono avere la funzione di antenne satelliti per l'irraggiamento energetico prodotto da HAARP. Qualcuno ha anche notato che nonostante ci siano tutti questi trasmettitori installati quasi tutti negli ultimi 3-4 anni le comunicazioni non sono affatto migliorate ma peggiorate rispetto al passato, da qui il sospetto che tali apparecchiature servano per ben altri scopi dei quali la popolazione è tenuta accuratamente all'oscuro. La presenza di anomale onde elettromagnetiche è stata registrata in diverse zone abitate degli Stati Uniti. "In numerosi quartieri della città di Eugene nello Stato dell'Oregon, ad un'altezza di 9.000 metri alla verticale è stato avvertito un segnale radio molto potente. L'origine è sconosciuta". Così scrivevano alcuni giornali americani del 26 marzo 1978. Si trattava di un segnale radio, di un impulso a 4,75 Hz a 1.100 periodi al secondo di potenza pari a 500.000 Watts, ovvero dieci volte superiore alla potenza legale autorizzata. Si scoprì che il segnale proveniva da un trasmettitore della Marina americana di stanza a Dixon in California. La Marina declinò ogni responsabilità. L'inchiesta fu archiviata. Ma l’idea di un’arma mondiale dagli effetti catastrofici non è poi così recente e anche se non esistono prove di un progetto remoto è facile intuire che siamo in presenza di tentativi di repliche di un qualcosa che non è mai appartenuto alla razza terrestre. Durante il processo di Norimberga furono scoperte oltre a tutte le barbarie commesse dai nazisti, dei piani scientifici ben precisi che coinvolgevano progetti che al tempo erano decisamente molto avanzati, come forse ancora oggi; lo stupore di tali progetti colpì molto inglesi, americani e canadesi a tal punto che sicuramente si domandarono da chi o dove i Nazisti avessero potuto trarre simili idee per costruire tali congegni bellici Nel volume “Operazione Plenilunio” di Renato Vesco, si parla di un progetto tale che avrebbe sconvolto il mondo intero, questo progetto fu abbozzato nel lontano 1923 da Obert e riguardava la collocazione a 5000 miglia di altezza di alcune piattaforme orbitali provviste di grandi specchi parabolici, ricoperti di sodio metallico per riflettere e focalizzare le radiazioni solari su determinati punti strategici nemici provocando incendi immani. Il progetto Venne chiamato la “Gloria di Hitler” o “gli specchi della morte”. A questo punto sorge spontanea una domanda: per quale motivo HAARP, e i suoi costruttori, vogliono arrivare a modificare certe zone del pianeta, soprattutto entro una data ben precisa, il 2025? La modificazione dell' atmosfera terrestre potrebbe forse un domani servire ad ospitare qualcuno che ancora non conosciamo, qualcuno che forse è già tra di noi o che ci prepariamo senza saperlo a ricevere, o forse questo massiccio cover up serve soltanto a coprire un enorme esodo dallo spazio il cui punto d’arrivo è proprio il nostro pianeta? I numerosi avvistamenti UFO in concomitanza e in prossimità delle scie chimiche hanno sicuramente un senso, difficile da stabilire, ma che rientra sicuramente nell’ipotesi di una osservazione aliena dallo spazio o di prove aliene già residenti da tempo sul nostro pianeta. Le conclusioni possono essere molteplici ma resta il fatto che troppi oggetti di forma discoidale, sigariformi o sferici vengono sempre più avvistati durante rilasci di Chemtrails, addirittura ripresi mentre gli aerei compongono gli agglomerati. Il nostro mondo sta subendo un cambiamento lento ma strutturale ed è giusto sapere cosa sta accadendo se proprio dovremo prepararci al peggio! Quali conclusioni possiamo trarre da quanto appena esposto? La diffusa opinione che questo fenomeno sia rappresentato da semplici scie di condensazione rilasciate dagli aerei, non trova riscontro rispetto ai numerosi casi di malore registrati, ma è diventato un ottimo alibi per coloro che a tutti i costi vogliono e devono negare l’evidenza. Quale sarebbe allora l’evidenza dei fatti? Potremmo semplicemente rispondere che ci troviamo in presenza di attività anomale svolte nei nostri cieli, ma sarebbe una soluzione troppo semplicistica, e il fatto stesso che le autorità persistano nel loro disinteressamento lascia supporre che ci sia dell’altro. I primi fenomeni registrati, sicuramente ascrivibili a questo tipo di problema, risalgono agli anni ’40, ovvero al periodo nel quale gli aerei iniziarono a muoversi a quote sempre più elevate; in poche parole si trattava di vapore acqueo che gli scarichi caldi dei motori immettevano nell’atmosfera; questo vapore, a contatto con l’aria fredda, arrivava ad uno stato di saturazione e iniziava a condensarsi trasformandosi in minuscole gocce d’acqua. Il fenomeno avveniva e avviene partendo da quote che vanno dagli 8000 metri in su ma è importante notare che il fenomeno dura non più di un minuto prima che questo tipo di scie si dissipi senza lasciare alcun tipo di traccia. Fenomeno naturale quindi, niente di anomalo o di misterioso; il problema vero risiede nella confusione, spesso voluta, tra scie di condensazione e scie chimiche. Il primo caso è quello che abbiamo appena esposto, un normalissimo e naturale avvenimento fisico, il secondo risulta essere molto diverso, soprattutto perché ci troviamodi fronte a scie persistenti e spesse a tal punto da formare una coltre, una vera e propria nuvolosità artificiale. Proviamo ad aiutarci con una tabella per meglio comprendere le differenze: SCIE DI CONDENSAZIONE (A) - SCIE CHIMICHE (B)**************************************** A) Si formano a quote che partono da 8000 metri in su. B) Spesso si formano sotto gli 8000 metri e vengono prodotte da aerei non identificati. A) Sono un fenomeno naturale dovuto al calore dei motori a contatto con l’aria fredda. B) Non sono un fenomeno naturale e probabilmente vengono rilasciate seguendo uno schema logico. A) Si tratta di piccoli cristalli di ghiaccio o piccole gocce d’acqua che si dissipano dopo quasi un minuto. B) Le sostanze rilasciate sono: Sali di bario, solfato di alluminio, calcio, titanio e altri composti. ☆★☆★☆★☆★☆★☆★☆★☆★☆★☆★☆★☆★ Come possiamo notare la differenza esiste, è tangibile ma, soprattutto, estremamente pericolosa; osserviamo da vicino i composti rilasciati dalle scie chimiche.♧♣♧ Sali di Bario: si tratta di un elemento chimico, presente in natura con il nome di Baritina. Tralasciando il fatto delle conseguenze che potrebbe avere sul metabolismo umano un elemento che non dovrebbe andare a zonzo per i nostri cieli, è giusto sapere che molti ricercatori hanno divulgato una tesi in proposito: i Sali di bario servirebbero a migliorare la ricetrasmissione dei segnali propagati per mezzo delle onde elettromagnetiche. In poche parole si tratta del primo passo per la gestione del clima! ♧♣♧  Solfato di alluminio: si tratta di un sale misto di alluminio e acido solforico, usato in medicina come emostatico. Inutile dire che l’alluminio è un altro elemento nocivo, soprattutto se pensiamo che si lega al dna umano causando nel tempo gravi danni al cervello. ♧♣♧ Calcio: è un metallo alcalino terroso, in effetti utile all’uomo ma sempre se assunto nelle dovute proporzioni. ♧♣♧ Titanio: altro elemento chimico il cui composto più importante è il diossido di titanio, ottimo filtrante per le radiazioni elettromagnetiche.  ←→ Non sappiamo esattamente quando iniziarono gli esperimenti che portarono al fenomeno delle scie chimiche, verosimilmente potremmo riferirci al 1996 e localizzare la zona negli Stati Uniti e in Canada; in seguito il fenomeno si allargò vistosamente e la prima testimonianza italiana è del 1999. Da quell’anno i fenomeni si sono allargati a macchia d’olio, le segnalazioni e i testimoni sono centinaia ma di contro l’interesse della stampa, dei mass media e delle autorità è risultato effimero, se non del tutto inesistente. Abbiamo parlato di numerosi casi di malore e in effetti le implicazioni riguardo alla salute pubblica sono notevoli; anche in questo caso non risulta sia stata fatta alcuna analisi ufficiale sulle polveri rilasciate da questi “misteriosi” aerei, tranne analisi svolte in proprio da ricercatori indipendenti. Abbiamo usato il termine misteriosi volutamente in quanto, anche qui, si nasconde un enigma; chi rilascia le scie chimiche? Gli osservatori e le testimonianze riferiscono di numerosi aerei non identificati, molte volte di colore bianco, che seguono rotte non convenzionali e che si muovono in modo da formare griglie, incroci e altre strane figure in quota; bastano poche ore perché il cielo si trasformi in una massa lattiginosa che niente ha di naturale, una nuvolosità artificiale che nasconde forse inconfessabili esperimenti ai danni di chi, impotente, può soltanto osservare inerme da terra. Dal 1996 ad oggi, i livelli di alluminio presenti nell’aria, su tutto il territorio italiano, sono notevolmente aumentati e questa crescita è stata costante nel tempo; non si tratta di un dato spiegabile in maniera convenzionale, eppure ci si ostina a non dargli il dovuto rilievo. La domanda rimane ancora sospesa: chi rilascia le scie chimiche? Perché? Grazie alla pazienza dei ricercatori si è potuto constatare che il rilascio delle scie è avvenuto e avviene solitamente in determinate situazioni atmosferiche, ovvero in concomitanza con l’arrivo di grosse perturbazioni oppure con l’arrivo di venti freddi. L’analisi di questi fatti ci porta a pensare che sia in atto da tempo un tentativo di gestione globale del clima e, in ogni caso, la concomitanza dei due eventi, scie chimiche e fenomeno atmosferico, influisce già da sola sul clima stesso. Altro elemento che conforta quanto detto finora riguarda le massicce risorse impiegate in questo fenomeno; gestire tanti aerei non identificabili in spazi internazionali, spesso nello stesso tempo e in luoghi geograficamente lontani tra loro, lascia presupporre che non si tratti di fenomeni ascrivibili a organizzazioni o autorità locali, ma qualcosa di molto più vasto che gode dell’appoggio incondizionato di molti paesi. Ma abbiamo anche una prova eclatante rispetto a quanto sta avvenendo in varie parti del mondo! Basta semplicemente dare un’occhiata alla situazione climatica globale per rendersene conto; i vari paesi direttamente interessati al fenomeno delle scie chimiche stanno registrando periodi di siccità sempre più lunghi, il clima sta cambiando e non è solo un problema fisiologico, anche in questo campo l’uomo sta tentando di sovvertire il naturale ordine delle cose! Ipotizziamo un cambiamento climatico drastico, cosa accadrebbe? Cambierebbero le abitudini sicuramente ma l’aspetto che più ci interessa è un altro: cambierebbero le condizioni economiche. Controllare il clima può significare creare nuove regioni verso le quali esportare i propri prodotti, creare un nuovo terzo mondo, nuovi modelli di vita e, soprattutto, avere in mano la minaccia più potente che sia mai esistita in caso di guerra. Usare l’espressione guerra potrebbe quasi sembrare una forzatura ma la realtà delle cose è ben diversa e un coinvolgimento delle autorità militari non è da escludere anzi, risulta essere estremamente probabile. Le prime segnalazioni relative al fenomeno delle scie chimiche descrivevano strani veivoli di colore bianco, senza alcun segno distintivo, molto simili ai modelli KC-135 e KC-10, entrambi aerocisterne militari con motori a propulsione derivati dal Boeing 707, in grado di trasportare oltre 100.000 litri di carburante; la nuova versione, il KC 135R è prodotta in ben 732 esemplari. Il fatto che si tratti di mezzi per il rifornimento in volo non cambia nulla ai fatti; le numerose testimonianze, sia visive che fotografiche, presentano e riportano l’emissione di scie spesse e persistenti, emissione effettuata probabilmente con vari sistemi di aerosol e con modalità di diffusione differenti a seconda dello scopo della missione. Alcune foto mostrano addirittura una modifica del classico “canestro” usato per il rifornimento in volo di aerei caccia e bombardieri con un dispositivo molto simile ad uno spruzzatore. Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che recenti avvistamenti confermano anche la presenza di aerei di linea, o molto simili ad essi, il quadro della situazione diventa molto più inquietante e drammatico; ci troviamo in pratica di fronte ad una organizzazione, privata o governativa, in grado di gestire economicamente una rete così vasta e diffusa, una organizzazione che non può essere passata inosservata tranne che non sia in qualche modo coperta o tacitamente riconosciuta dalle autorità, militari, aeronautiche o civili. Parlare di complotto sarebbe forse troppo azzardato, magari sarebbe troppo semplice e comunque finirebbe per fare il gioco stesso della disinformazione; resta il fatto che le conseguenze delle scie chimiche sono un problema che ci riguarda troppo da vicino per restare in silenzio a guardare passivamente il cielo. Sarebbe auspicabile un ampio dibattito pubblico, una sensibilizzazione di massa, la presa di coscienza che il futuro si costruisce nel presente e nessuno può arrogarsi il diritto di non informarci su quanto ci accade intorno. Per fare questo è opportuno documentarsi, cercare di capire quali retroscena si muovono dietro il fenomeno; abbiamo parlato di controllo del clima, ma potremmo anche ipotizzare sperimentazioni biologiche (caduta di filamenti anomali e di materiale biologico durante il fenomeno), applicazioni elettromagnetiche, in poche parole il pericolo incombente potrebbe avere e forse ha un solo, terribile, nome: controllo globale del pianeta. Qualora ci fosse ancora bisogno di qualche ragionevole dubbio per prendere coscienza del caso, basterà ricordare che il funzionamento ottimale di HAARP necessita di una vasta diffusione di bario nell’atmosfera, un elemento che, come abbiamo già avuto modo di scrivere, è costantemente presente nell’emissione delle scie chimiche! L’ultimo inquietante indizio ci viene proprio da quelle organizzazioni che volutamente ignorano il problema; nell’agosto del 1996, lo stesso periodo dei primi avvistamenti, a cura dell’Air Force americana, viene rilasciato un documento di circa 52 pagine con un titolo a dir poco inquietante: “Weather as a Force Multiplier Owning the Weather in 2025” (Il clima come forza moltiplicatrice: possedere il clima entro il 2025). Il documento è redatto da: Col. Tamzy J. House, Lt Col James B. Near, Jr., LTC William B. Shields (USA), Maj Ronald J. Cementano, Maj David M. Husband, Maj Ann E. Mercer, Maj James E. Pugh. Tra le tante affermazioni, tutte riconducibili ai fatti che abbiamo fin qui esaminato, si legge: “Nel 2025 le forze aerospaziali USA potranno avere il controllo del clima se avranno capitalizzato le nuove tecnologie sviluppandole nella chiave delle applicazioni di guerra. Dal miglioramento delle operazioni degli alleati e dall'annullamento di quelle del nemico tramite scenari climatici "su misura", alla completa dominazione globale delle comunicazioni e dello spazio, la modificazione climatica offre a chi combatte una guerra un'ampia gamma di possibili modi per sconfiggere o sottomettere l'avversario". Il documento è consultabile in lingua inglese su Internet ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti, le denunce continuano ad ammassarsi sulle scrivanie delle autorità, tutto il resto è adesso nelle nostre mani e nella nostra volontà di agire, di sapere e di reclamare il nostro diritto di scegliere, perché il futuro che daremo ai nostri figli e a coloro che ci circondano non sia frutto di freddi calcoli politici e militari ma di buoni sentimenti e voglia di crescere nel rispetto dell’ambiente che ci circonda. ♡♥♡♥♡♥♡♥♡♥♡♥♡♥♡♥♡♥♡♥♡♥♡♥♡ Durante una meditazione in merito, quando aprivo gli occhi, vedevo una grande nuvola che aveva una punta, quasi come la raffigurazione di un dito che indicava. Ció che stava passando su quella traiettoria, tenuto conto della mia prospettiva, era un tanker che rilasciava delle lunghe scie. In altre parole, ebbi la risposta alla mia preoccupazione: le scie chimiche agiscono in collaborazione con le antenne HAARP e sono dannose a livello neurologico per l'uomo. Fu una scena indimenticabile per me. Peccato che ero senza camera fotografica.

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