
Sono questi i risultati che emergono da uno studio di Comunicazione Perbene, l’associazione senza fini di lucro che si batte per una nuova “Ecologia della Comunicazione” e che ha intervistato 130 esperti e monitorato le reti nazionali per individuare che spazio hanno litigi e risse nei programmi: 32 ore al giorno sono a rischio, situazione che peggiora la domenica, con 40 ore. Nella pratica ogni 8-10 minuti su uno dei principali canali, si puo' ascoltare un insulto o una lite.

E ciò che più dà fastidio è che nessun rispetto viene esercitato nei confronti della cosiddetta fascia protetta. Secondo il 64% degli intervistati, questo modello di comportamento può avere effetti devastanti sul pubblico dei bambini e degli adolescenti i quali possono crescere convincendosi che aggredire gli altri, anche se solo a parole, possa essere la prassi quotidiana. Lo studio di Comunicazione Perbene ha individuato quattro macrocategorie di programmi a forte rischio-insulto.
In questa deprimente classifica, meritano la prima posizione i reality show e i talent show con la rissa sfiorata al GF9 ancora fresca.

Al terzo posto, le trasmissioni di sport che, sino a qualche anno fa, erano le uniche a registrare questo fenomeno, acquisito in seguito anche dagli generi. Qui la sopraffazione verbale si registra ogni 12-15 minuti. Un esempio su tutti? La recente lite in diretta tra Enrico Varriale e Walter Zenga.

Ma è davvero questo quello che vogliamo vedere, è questa la Tv che ci interessa?



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