Si apre l’inchiesta. «Il comandante italiano Calamai conferma di aver visto lo Stockholm avvicinarsi sul radar. Ha telegrafato alla nave di essere sulla stessa rotta in avvicinamento. Dopo la risposta dà inizio alla manovra per allontanarsi: una manovra di accostamento verso destra, che anche la Stockholm avrebbe dovuto fare. Invece gli addetti al radar comunicano che l’altra nave mantiene sempre la stessa rotta a velocità rilevante. Comunica di nuovo con la Stockholm, che dà conferma. Calamai dà le disposizioni per un’altra manovra per togliersi al più presto possibile dalla rotta pericolosa. La manovra era appena iniziata quando dalla nebbia sbuca la prua dello Stockholm e lo speronamento diventa inevitabile» (Gino Tomajuoli). [Gino Tomajuoli, Sta. 27/7/1956]
Cinquant'anni fa l'affondamento dell'Andrea Doria 25 Luglio 1956, il naufragio
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