🕉️IL KALY YUGA È L'ERA DOVE IL MALE SI VESTE DI BENE 🕉️

🕉 La civiltà odierna deve tener conto di questo fattore per proseguire correttamente la sua evoluzione; perché nelle 'vesti del bene' oggi gli asura diventano educatori, politici, ed influencer di vario genere. Pertanto non bisogna credere alle apparenze, né tantomeno alle presunte evidenze.., gli obbiettivi da raggiungere sono le conoscenze. Con queste si sconfigge il male 🕉

Il Mio Grande Amore Parvati ॐ

ॐ Onore a Te, Divina Parvati Dolce Dea dell'Universo Sono in cammino verso di Te Dove sei?.. tra lo spazio temporale Sei n...

14 marzo, 2013

COSI' PARLO' ZARATHUSTRA - DEL NUOVO IDOLO

"Da qualche parte esistono ancora popolazioni e greggi, ma non da noi, fratelli miei; noi abbiamo degli Stati.
Stato? Che cosa è mai? Ebbene! Aprite le orecchie, perché sto per dirvi la mia parola sulla morte dei popoli.
Stato si chiama il più freddo di tutti i freddi mostri. Freddo anche nel mentire; una menzogna che lingueggia dalla sua bocca: 'Io, lo Stato, sono il popolo'.
È una menzogna! Creatori erano coloro che crearono i popoli e trasmisero in loro una fede e un amore: e così servirono la vita.
Ma distruttori sono questi che tendono trappole e le chiamano Stato e vi appendono sopra una spada con cento avidità.
Dove esiste ancora un vero popolo, questi non ammette Stato, che anzi odia come una iettatura e un peccato contro il costume e il diritto.
Io vi do questo segno: ogni popolo parla il suo linguaggio del bene e del male: il vicino non lo cornprende. E quello infatti un parlare che si è inventato da sé, secondo il costume e il diritto.
Ma lo Stato mente in tutte le lingue riguardo al bene e al male: mente, qualunque cosa dica; e anche ciò che ha lo ha rubato. Tutto in lui è falso; eon denti rubati morde, il mordace. Persino le sue interiora sono false.
La corruzione delle espressioni sia del bene che del male è il contrassegno dello Stato. Invero questo contrassegno indica volontà di morte. E in realtà, attrae i predicatori di morte!
Molti, troppi sono stati messi al mondo: per i superflui è stato creato lo Stato!
Guardate, dunque, come esso li alletta, i superflui! Come li inghiottisce e li mastica e li rimastica!
'Sulla terra nulla vi è più grande di me: io sono il dito ordinatore di Dio': così rugge la belva. E cadono in ginocchio non soltanto coloro che hanno lunghi orecchi e vista corta!
Ohimè, anche a voi, grandi anime, mormora le sue tristi bugie! Ohimè, individua i cuori ricchi, che si sanno prodigare!
Sì, ha individuato anche voi, o vincitori dell'antico Dio! Voi vi siete stancati nel combattimento, e ora la vostra stanchezza serve al nuovo idolo!
'Desidera circondarsi di eroi e uomini d'onore, il nuovo idolo! Ben volentieri si delizia della luce solare delle coscienze pulite, la fredda bestia!
Tutto vi vuole dare, se voi lo adorate, il nuovo idolo: così acquista la magnificenza delle vostre virtù e lo sguardo dei vostri occhi orgogliosi.
E con voi egli vuole adescare le moltitudini in eccesso! È un'opera infernale che così è stata inventata, un cavallo di morte, tintinnante nelle guarnizioni di onorificenze divine! -
Una morìa per molti è stata così ideata, che si pavoneggia come vita: ma in realtà è un servizio reso dal cuore a tutti i predicatori di morte!
Ecco lo Stato, dove tutti bevono veleno, buoni e cattivi: lo Stato, dove tutti si perdono, buoni e cattivi: lo Stato, dove il lento suicidio di tutti si chiama 'vita'.
Guardateli, questi superflui! Essi si rubano le opere degli inventori e i tesori dei saggi: chiamano istruzione il loro furto, e tutto diviene per causa loro malattia e sconcezza!
Guardateli, questi superflui! Sono sempre malati, vomitano la loro collera e la chiamano 'giornale'. Si divorano l'un l'altro e non riescono neppure a digerirsi.
Guardateli, questi superflui! Si procurano ricchezze e con queste divengono più poveri. Vogliono autorità, e prima ancora la leva del potere, molto denaro; gli impotenti!
Guardate come si arrampicano, le agili scimmie! Si avviticchiano l'una sull'altra e così si trascinano nella melma e nell'abisso.
Tutti vogliono giungere al trono: questa è la loro follia; come se la felicità fosse sul trono! Spesso sul trono c'è invece la melma; spesso anche il trono è ñella melma. -
Tutti pazzi e scimmie, tutti sovreccitati. Il loro idolo, la fredda bestia, puzza: tutti puzzano per me, gli idolatri.
Fratelli miei, volete forse asfissiare nelle, esalazioni delle loro bocche e della loro avidità? Piuttosto rompete la finestra e balzate all'aperto.
Fuggite sulla strada al cattivo odore! Fuggite l'idolatria dei superflui!
Fuggite sulla strada al cattivo odore! Fuggite dal vapori di questi sacrifici umani!
Ancora oggi la terra è libera per le grandi anime.
Liberi sono anche molti luoghi per i solitari e le anime gemelle, intorno a cui soffia l'odore di tranquilli mari.
C'è ancora una vita libera per le grandi anime. Chi poco possiede, tanto meno è posseduto.
Dove lo Stato finisce, comincia l'uomo che non è superfluo: comincia il canto della necessità, la melodia singolare e irrepetibile.
Là dove lo Stato finisce, guardate dunque là, fratelli miei! Non vedete l'arcobaleno e il ponte del Superuomo?"
Così parlò Zarathustra.

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"L'idea della divinità, è l'idea di tutte le idee" - F. Schlegel

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